Anatomia delle caridine
Le caridine hanno il corpo interamente ricoperto da un esoscheletro di chitina (azoto e sali minerali), abbastanza duro e robusto.
Il corpo è diviso principalmente in due parti, ossia il cefalotorace o carapace e l'addome. Nel cefalotorace sono presenti tutti gli organi sensoriali del gamberetto, cioè la bocca, le antenne, gli occhi, le chele, il cuore, il cervello, lo stomaco e i pereiopodi che hanno una funzione deambulatoria. Nei maschi troveremo anche i testicoli e nelle femmine la sacca ovarica. |
Mentre le chele permettono alla caridina di alimentarsi, le antenne sono degli elementi sensibilissimi in quanto oltre ad aiutare il gamberetto nel movimento e nell'orientamento, hanno anche una funzione tattile, per esempio nella ricerca del cibo.
Nell'addome troviamo invece i pleopodi che hanno una funzione prettamente natatoria e nelle femmine hanno anche la funzione di trattenere e ossigenare le uova a seguito della fecondazione.
Nell'addome troviamo invece i pleopodi che hanno una funzione prettamente natatoria e nelle femmine hanno anche la funzione di trattenere e ossigenare le uova a seguito della fecondazione.
L'esoscheletro non è una corazza che cresce stabilmente insieme al gamberetto. Quando il corpo della caridina cresce e l'esoscheletro non è sufficientemente grande per poterlo ospitare allora si va incontro alla cosiddetta muta (vedi foto a fondo pagina). In pratica l'esemplare "cambia pelle" lasciando cadere il vecchio esoscheletro. In questo periodo, però, la caridina è vulnerabile ad eventuali attacchi in quanto il suo corpo ha una corazza debole e morbida. L'indurimento dell'esoscheletro infatti avviene in modo graduale e richiede tempo, anche per questo motivo, spesso, subito dopo la muta le caridine si nascondono e si riparano negli anfratti che riescono a trovare in vasca.