Dimorfismo sessuale e Riproduzione
Come distinguere il sesso delle nostre amate caridine?
Negli esemplari adulti di solito è più semplice ma non sempre è così ovvio o facile distinguere il sesso dei nostri animali.
Di seguito un'immagine che ci fa capire, in linea di massima, come possiamo "sessare" i nostri animali.
Negli esemplari adulti di solito è più semplice ma non sempre è così ovvio o facile distinguere il sesso dei nostri animali.
Di seguito un'immagine che ci fa capire, in linea di massima, come possiamo "sessare" i nostri animali.
Le femmine, solitamente, hanno un aspetto più imponente rispetto ai maschi, insomma sono più tozze e grandi. Hanno un addome e dei segmenti addominali più grossi in modo che possano comodamente ospitare le uova una volta fecondate. Come si vede in foto il loro addome è convesso.
Inoltre le femmine generalmente hanno un colore più intenso dei maschi. Questa cosa l'ho notata soprattutto nelle Neocaridine Davidi (in particolare nelle Red Sakura e nelle Yellow) e un pò meno nelle altre specie. I maschi, di contro, sono più snelli e longilinei. Come vedete in foto hanno un addome lineare e stretto. |
Quando queste regole, valide in esemplari adulti e sessualmente maturi, non ci aiutano a identificare il sesso dei nostri amici, allora possiamo adocchiare la sacca ovarica presente nel cefalotorace delle femmine (vedi foto a fianco).
Se il colore della femmina è molto compatto è probabile che la sacca ovarica non si veda facilmente, ma dovrebbe essere comunque visibile in controlouce o dall'alto, piuttosto che di fianco. Anche se in rete, spesso, si legge che la maturità sessuale viene raggiunta in 2-3 mesi dalla nascita, in realtà essa non dipende dall'età della caridina, ma piuttosto dalla sua crescita, infatti, genericamente le femmine diventano mature quando raggiungono le dimensioni di 1,5 - 2 centimetri. Personalmente mi è capitato, in alcune specie come le red cherry e le orange rili, di avere delle femmine con uova dalle dimensioni non superiori ad 1 centimentro, tuttavia essendo molto piccole ed inesperte è capitato che abbiano perso le uova; quindi nessuna schiusa o comunque solo parziale. Ovviamente la dimensione della caridina fa sì che vi sia più o meno spazio per le uova quindi più la femmina è grande più uova può ospitare fra i suoi pleopodi. Alle volte le uova sono talmente numerose che sembrano uscire fuori dalla sagoma dell'addome della futura mamma. |
Di solito la fecondazione si verifica quando una femmina matura ha fatto la muta e ha conseguentemente rilasciato dei feromoni in vasca, che attireranno i maschi. Abitualmente in questi casi si vedrà la cosiddetta "danza delle caridine"; in pratica i maschi sessualmente attratti dalla femmina iniziano a nuotare freneticamente e senza sosta per tutta la vasca in cerca dell'esemplare femminile per dare inizio all'accoppiamento. E' una situazione molto particolare e scenica.
Di solito l'accoppiamento è molto veloce...il maschio cerca di aggrapparsi all'addome della femmina e una volta agganciata rilascia il suo sperma che andrà a fecondare le uova presenti nella "sella" o sacca ovarica.
Dopo che il maschio ha fecondato le uova, la femmina si contrae e piano piano le uova scendono dalla sacca ovarica fino agli uropodi, passando attraverso il condotto presente nell'addome. A questo punto le uova vengono trasferite nei pleopodi ove vi rimarranno per l'intera durata della gestazione. Con un continuo movimento dei pleopodi la femmina ossigenerà le uova, garantendone la piena maturazione.
Le uova non hanno la medesima colorazione in tutte le specie; addirittura in alcuni particolari esemplari, frutto di incroci specifici, possiamo riscontrare uova di diversi colori nella medesima mamma. Ciò è dovuto alla genetica mista dei genitori.
La schiusa delle uova si avrà dopo circa 3-4 settimane anche se questo periodo varia in base alla specie, ai valori dell'acqua, alla temperatura e all'età della caridina; più la mamma è giovane più le covate sono veloci.
Di solito l'accoppiamento è molto veloce...il maschio cerca di aggrapparsi all'addome della femmina e una volta agganciata rilascia il suo sperma che andrà a fecondare le uova presenti nella "sella" o sacca ovarica.
Dopo che il maschio ha fecondato le uova, la femmina si contrae e piano piano le uova scendono dalla sacca ovarica fino agli uropodi, passando attraverso il condotto presente nell'addome. A questo punto le uova vengono trasferite nei pleopodi ove vi rimarranno per l'intera durata della gestazione. Con un continuo movimento dei pleopodi la femmina ossigenerà le uova, garantendone la piena maturazione.
Le uova non hanno la medesima colorazione in tutte le specie; addirittura in alcuni particolari esemplari, frutto di incroci specifici, possiamo riscontrare uova di diversi colori nella medesima mamma. Ciò è dovuto alla genetica mista dei genitori.
La schiusa delle uova si avrà dopo circa 3-4 settimane anche se questo periodo varia in base alla specie, ai valori dell'acqua, alla temperatura e all'età della caridina; più la mamma è giovane più le covate sono veloci.
Comunemente le covate portano da pochissimi fino a 30-35 nuovi esemplari già formati e della dimensione di 1 o 2 millimetri circa. I nuovi nati faranno molte mute durante il primo periodo di formazione perchè il loro corpo è in continua crescita e ha bisogno di un esoscheletro sempre più grande.
Appena nate sono quasi invisibili, talmente sono piccole, ed inoltre sono un pò stordite, infatti qualora ne avvistiate una la vedrete sicuramente scattare da un posto ad un altro con balzi improvvisi. A fianco, la foto di una baby di circa 8 giorni di vita. |
Durante la gestazione, anche se raramente, possono verificarsi degli inconvenienti...per esempio che la mamma muoia prima della schiusa o che facendo la muta le uova rimangano attaccate al vecchio esoscheletro (vedi foto). In questi casi, le uova non si schiudono e andrebbero perse. Soprattutto quando le uova sono frutto di incroci selettivi particolari questi inconvenienti potrebbero rappresentare un enorme perdita per l'allevatore.
Al fine di evitare il peggio si fa ricorso ad un accessorio molto importante: l'incubator egg tumbler, una sorta di incubatrice per le uova di caridina. |
Quello in foto è l'incubator egg tumbler. Lo si può acquistare in rete nei siti specializzati in caridine, ma anche in altri famosi siti di vendita online generici. Lo si può trovare in vetro o in plastica ma la funzionalità è sempre la stessa.
Le uova, staccate dall'esuvia o direttamente dai pleopodi della femmina morta, vengono poggiate su un anello in acciaio o in plastica con fori finissimi. Con una pietra porosa collegata ad un areatore si sospinge dell'aria all'interno della camera incubatrice; l'aria tenderà a risalire verso la superficie e quindi risucchierà con sé anche una piccola quantità di acqua. Questo passaggio provocherà un moto sussultorio che permetterà alle uova di stare in continuo movimento e quindi di ossigenarsi, evitando muffe ed altre patologie. |
Quando le uova si saranno schiuse vedremo le baby all'interno della camera incubatrice e sarà possibile staccare l'areatore e liberare i piccoli in vasca. In questo modo avremo salvato la nostra covata.